Dazi cinesi, a rischio l’export di carne suina e i prodotti lattiero caseari Ue

I dazi cinesi provvisori colpiscono non solo la carne suina ma anche i prodotti lattiero-caseari Ue fino al 21 febbraio 2026

dazi cinesi
Confagricoltura ha giudicato negativamente i dazi imposti dalla Cina facendo sapere anche che la Commissione europea ha fatto un ricorso formale all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) che contesta la legittimità dell’azione cinese

Dopo i dazi fissati, a partire dal 17 dicembre, tra il 4,9% e il 19,8% sulla carne suina made in Ue, il 22 dicembre la Cina ha aggiunto anche i dazi sui prodotti lattiero -caseari. L’aliquota parte dal 23% e arriva fino a un massimo del 42,7% e sarà in vigore fino al 21 febbraio 2026. Successivamente la Cina deciderà se confermare le tariffe definitivamente oppure no.

La nuova tariffa commerciale decisa dal ministero del Commercio cinese ha dichiarato che si applicherà a tutte le tipologie di prodotti a base di carne suina — freschi, refrigerati, congelati, essiccati, in salamoia, affumicati o salati.

L’Ue è uno dei principali esportatori mondiali di carne suina e un fornitore strategico di sottoprodotti — come orecchie, musi, zampe e altre parti — considerati vere e proprie prelibatezze dal mercato cinese. La Cina, al contrario, soffre oggi di un’eccedenza interna di questi prodotti, aggravata dalla fase di rallentamento economico che ha frenato i consumi delle famiglie.

Le esportazioni europee di prodotti a base di carne suina verso la Cina avevano raggiunto il massimo storico nel 2020, con un valore di 7,4 miliardi di euro, quando Pechino era stata costretta a fare massiccio ricorso alle importazioni per colmare il deficit di offerta causato dalla devastazione degli allevamenti suinicoli a seguito dell’epidemia di peste suina africana. Negli anni successivi, tuttavia, la ricostruzione del patrimonio zootecnico nazionale ha consentito al Paese di ridurre progressivamente il ricorso alle importazioni, cambiando in modo significativo gli equilibri del mercato.

Di impatto anche la misura per il lattiero caseario nazionale visto che nel 2024 la Cina ha importato circa 1,7 miliardi di euro di prodotti lattiero‑caseari dall’Unione europea a fronte di una domanda in aumento soprattutto per formaggi e prodotti ad alto valore aggiunto.

Rischio di provocare effetti distorsivi sul mercato europeo

Confagricoltura giudica inaccettabili i dazi provvisori antidumping che la Cina ha annunciato sull’export prodotti lattiero-caseari europei. Il provvedimento, che prevede tariffe doganali tra il 21,9% e il 42,7%, rischia di produrre effetti distorsivi sul mercato europeo.

Una barriera all’export rischia di portare una maggiore quantità di prodotti sul mercato interno, con una possibile compressione dei margini per le imprese. Effetti negativi potrebbero esserci anche sul trend di crescita, che l’export italiano in Cina di latte e derivati ha registrato quest’anno (+34% in quantità, +12% in valore).

Confagricoltura giudica le misure incomprensibili anche sul piano giuridico. I sussidi contestati rientrano infatti negli aiuti previsti dalla Politica agricola comune dell’Unione.

Per questo motivo è da accogliere positivamente la decisione della Commissione europea di presentare un ricorso formale all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) contestando la legittimità dell’azione cinese e riaffermando la conformità alle regole internazionali del sistema europeo di aiuti.

Quanto sta accadendo conferma la necessità di un cambio di rotta nella politica commerciale agricola europea. È indispensabile rafforzare la tutela del settore, garantire un budget adeguato e preservarne l’autonomia.

Dazi cinesi, a rischio l’export di carne suina e i prodotti lattiero caseari Ue - Ultima modifica: 2025-12-23T10:56:11+01:00 da Francesca Baccino

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