Un’altra battaglia vinta nella lotta all’italian sounding e a favore della tutela delle Ig (Indicazioni geografiche). Non è passato il tentativo del gruppo Kraft Foods Group Brands Llc di registrare il marchio “Kraft Parmesan Cheese" in Ecuador.
Lo ha segnalato il Consorzio del Parmigiano Reggiano, incaricato della tutela della Dop in tutto il mondo, che ha spiegato come l’Ufficio competente in Ecuador, dopo avere ricevuto l’opposizione formale dello stesso Consorzio, abbia stabilito che la richiesta della multinazionale americana non poteva essere accolta in quanto il marchio «presenta somiglianze significative con la denominazione di origine protetta, approfittando indebitamente della notorietà, della qualità e di altre caratteristiche di quest'ultima dovute esclusivamente alla ambiente geografico in cui viene prodotta».
Vittoria nella protezione della Dop Parmigiano Reggiano
La decisione rappresenta una vittoria importante per il sistema delle Ig (Indicazioni geografiche) nel continente americano poiché viene ribadita l’importanza fondamentale del legame tra prodotto, territorio e denominazione d'origine.
La decisione dell’Ufficio ecuadoriano ha dimostrato, in punta di diritto, che il nome Parmesan non è necessariamente generico al di fuori dell’Unione Europea, come invece vorrebbero varie multinazionali e associazioni di categoria. Una pietra miliare sulla quale costruire una strategia più ampia a livello globale, che andrà a beneficio non solo della Dop Parmigiano Reggiano, ma di tutte le Indicazioni Geografiche.
Nessun legame tra la Dop italiana e la multinazionale domiciliata negli Usa
Nel testo viene sottolineato come «Kraft Foods Group Brands, LLC., è una società domiciliata negli Stati Uniti d'America, località che non ha alcun rapporto con l'Italia, tanto meno con l'origine del formaggio Parmigiano Reggiano (territorio delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena e i comuni limitrofi delle province di Mantova e Bologna)”.
In aggiunta agli aspetti legali, la battaglia contro la genericità del nome Parmesan che il Consorzio combatte in tutto il mondo, con sforzi economici molto importanti, in sinergia con oriGIn - l’organizzazione che raggruppa le Indicazioni geografiche a livello internazionale - ha risvolti estremamente concreti per le persone e per le loro abitudini di vita. Il termine Parmesan evoca infatti la denominazione di origine Parmigiano Reggiano e, nei Paesi in cui non esiste tutela, il consumatore medio può essere facilmente ingannato e spinto all’acquisto di un prodotto che sembra italiano ma che in realtà non ha nulla a che fare con l’Italia. Tesi confermata anche dalle autorità ecuadoriane: «è chiaro che il marchio potrebbe essere ingannevole e colpire il consumatore, che non sarebbe in grado di prendere una decisione consapevole sul mercato».