Il 2021 si è aperto con gli aumenti delle quotazioni di soia, girasole e colza registrate nei listini delle Borse merci nazionali relativi ai prezzi delle materie prime zootecniche. I rialzi continuano ad essere trainati dalla soia, le cui quotazioni restano elevate a livello internazionale, per via delle incertezze sul prossimo raccolto in Argentina e Brasile e degli acquisti della Cina. Sulla piazza di Chicago, la principale Borsa merci mondiale per lo scambio di commodities agricole, le quotazioni futures della soia hanno chiuso la prima settimana dell’anno a ridosso dei 14 dollari per bushel (pari a circa 415 €/t), in rialzo del 4,6% rispetto all’ultima quotazione del 2020. Di fatto, da settembre ad oggi le quotazioni si sono apprezzate del +45%.
Tornando al mercato italiano, oltre alla proteoleaginose, le prime rilevazioni del 2021 hanno mostrato degli aumenti di prezzo anche per il comparto dei cereali foraggeri.
Soia
Alla Borsa merci di Bologna la soia di origine nazionale ha aperto l’anno sui 468-472 €/t (franco partenza), in aumento di ben 38 €/t rispetto all’ultima rilevazione del 2020. I prezzi attuali registrano una crescita del 33% rispetto alla scorsa annata e, soprattutto, si attestano ai massimi degli ultimi sei anni e mezzo.
Forti rialzi si sono osservati anche nel mercato della farina di soia, dove i prezzi all’ingrosso della farina proteica non Ogm hanno raggiunto la soglia dei 580 €/t alla Borsa merci di Bologna (franco arrivo), mettendo a segno un incremento di quasi il 40% su base annua.
I rialzi nei listini nazionali sono stati sostenuti dal balzo registrato dalle quotazioni sulle principali piazze internazionali. Le quotazioni della soia argentina (prezzo fob Up River) si sono portate sui 550 $/t, ai massimi da febbraio 2014 ed in crescita di quasi il 50% rispetto ad un anno fa. Forte rincaro rispetto a dodici mesi fa anche per la soia brasiliana, con le quotazioni attuali (509 $/t, fob Paranagua) più alte del 43,6%.
Girasole e colza
L’anno si è aperto con prezzi in aumento anche nel mercato della colza e del girasole. Alla Borsa merci di Torino la farina di girasole proteica ha aperto il 2021 sui 301-306 €/t (+15 €/t rispetto all’ultima rilevazione del 2020). Con il nuovo rincaro si amplia il divario su base annua, che ora è giunto a toccare il +55%.
Alla Granaria di Milano i valori della farina di colza si sono portati sui 344-347 €/t (franco arrivo), guadagnando altri 8 €/t su base settimanale ed arrivando a mostrare una crescita anno su anno del +32,1%. Balzo anche per le quotazioni dei semi di colza scambiati all’Euronext di Parigi che, complici i rincari di soia e palma, hanno raggiunto la soglia dei 440 €/t , con un +5,2% rispetto all’ultima quotazione del 2020.
Cereali foraggeri
Dopo la stabilità osservata nelle ultime settimane del 2020, sono tornati a crescere in avvio d’anno i prezzi dei principali cereali foraggeri. Alla Borsa merci di Bologna i prezzi dell’orzo nazionale pesante sono saliti sui 192-195 €/t (franco arrivo), 4 €/t in più rispetto all’ultima rilevazione del 2020.
Identico aumento per il sorgo nazionale, attestato sui 192-194 €/t (franco partenza).
Pur in un contesto di scambi limitati, i listini delle principali Borse merci nazionali hanno messo in evidenza dei rincari anche per il mais nazionale. A Bologna i prezzi del mais ad uso zootecnico con caratteristiche standard (contratto 103 Ager) hanno aperto l’anno sui 197-199 €/t (franco arrivo), in aumento di 4 €/t rispetto all’ultima quotazione del 2020 ed in rialzo del 15,1% rispetto allo scorso anno.
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