La zootecnia è fortemente presente negli ecoschemi della Pac 2023-2027; infatti l’ecoschema 1, denominato “Pagamento per la riduzione dell’antibiotico resistenza e per il benessere animale”, è interamente dedicato alla zootecnia e prevede un plafond di 376,4 milioni di euro annui, pari al 42,4% dell’intero stanziamento annuo per gli ecoschemi (tabella 1).
Tabella 1 - Le tipologie di ecoschemi per l’Italia
Tipologia di ecoschemi | Plafond annuo (euro) | % |
Eco 1 – Riduzione dell’antimicrobico resistenza e benessere animale | 376.424.142 | 42,4% |
Eco 2 – Inerbimento delle colture arboree | 155.325.576 | 17,5% |
Eco 3 – Salvaguardia di olivi di valore paesaggistico | 150.021.388 | 16,9% |
Eco 4 – Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento | 162.662.918 | 18,5% |
Eco 5 – Misure specifiche per gli impollinatori | 43.359.550 | 4,9% |
Totale ecoschemi | 887.793.574 | 100,0% |
Lo scopo è quello di un sostegno alle aziende zootecniche finalizzato a contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza e aumentare il benessere degli animali allevati.
Due livelli di impegno
L’ecoschema 1 è articolato su tutto il territorio nazionale e prevede due livelli di impegno:
- Livello 1, riguarda il rispetto di soglie di impiego del farmaco veterinario (antibiotici);
- Livello 2, riguarda gli allevamenti che si impegnano al rispetto di obblighi specifici nel settore del benessere animale, aderendo al Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (Sqnba).
I due livelli non sono cumulabili, perché l’adesione al Sqnba, condizione necessaria per l’accesso al livello 2 dell’Eco-schema 1, comporta che l’allevatore si impegni anche alla riduzione degli antibiotici, nella stessa misura prevista per l’adesione al livello 1. Pertanto, se i due livelli non fossero alternativi, si darebbe luogo a un doppio finanziamento per il medesimo impegno.
Un allevatore può, alternativamente, aderire ad un livello, piuttosto che all’altro, per ciascun allevamento, specie animale, orientamento produttivo o gruppi di animali del medesimo orientamento produttivo, demarcando correttamente i capi animali che determinano le UBA premiabili sul Livello 1 da quelli che determinano le UBA premiabili sul Livello 2.
Questo articolo è dedicato all’Ecoschema 1 - Livello 1.
Eco 1 Livello 1 in attesa di modifica
Il Piano Strategico della Pac (Psp) e il Decreto ministeriale n. 660087 del 23 dicembre 2022 (art. 17) hanno dettato gli impegni e i requisiti per l’accesso all’Eco 1 Livello 1. Tali impegni e requisiti sono risultati molto impegnativi e contengono errori materiali già segnalati dal Masaf ai servizi della Commissione europea.
A tal fine, il Masaf ha promosso e avviato una modifica del Psp, e di conseguenza del Decreto ministeriale, per rendere più flessibile, più adeguato e meno impegnativo l’accesso all’ecoschema 1 livello 1. Tale modifica è stata notificata alla Commissione europea ed è subordinata all’approvazione della Commissione stesa, ai sensi dell’articolo 119 del Reg. (UE) n. 2021/2115.
Pertanto, al momento attuale (agosto 2023), annoveriamo due modalità di attuazione dell’Eco 1 Livello 1, con diversi impegni e requisiti:
- quella sancita dall’attuale testo del Piano Strategico della Pac (PSP) e del Decreto ministeriale - n. 660087 del 23 dicembre 2022;
- quello che dovrebbe scaturire dopo la modifica notificata dal Masaf alla Commissione europea.
Eco 1 Livello 1 prima della modifica
In base modalità di attuazione, il livello 1 prevede un pagamento a favore degli allevatori che si impegnano a ridurre l’uso degli antimicrobici veterinari.
La riduzione è quantificata tramite il sistema ClassyFarm, che suddivide le aziende zootecniche in classi definite. La classificazione avviene in riferimento ai quartili della distribuzione, rispetto alla mediana regionale del valore della dose giornaliera definita (DDD).
Il pagamento spetta agli allevamenti che, alla fine del periodo di osservazione, rispetto alla distribuzione della mediana regionale calcolata per l’anno precedente, rientrano nelle seguenti soglie (figura 1):
- i valori DDD sono mantenuti entro il valore definito dalla mediana (quartili in verde);
- i valori DDD sono mantenuti entro il valore soglia identificato dal terzo quartile (quartile in arancio), ma lo riducono del 20%;
- i valori DDD passano dal quarto (quartile in rosso) al terzo quartile con una riduzione di almeno il 10%.
In altre parole, beneficiano del pagamento gli allevamenti che:
- sono nell’area verde, ovvero sotto la mediana regionale;
- sono nell’area arancione nel 2022 e riducono del 20% i valori di DDD nel 2023;
- sono nell’area rossa nel 2022 e passano nell’area arancione nel 2023, riducendo di almeno il 10% i valori di DDD.
L’impegno è rilevante, soprattutto, per un allevamento che si trova nell’area rossa, con il rischio che tali allevamenti rinuncino all’adesione all’ecoschema e, quindi, all’obiettivo di miglioramento nell’uso di antibiotici. Per tale ragione, dopo aver verificato che le stime presentano un errore materiale nelle previsioni di impatto dell’ecoschema, il Masaf ha deciso di apportare una modifica al Psp.
Eco 1 Livello 1 dopo la modifica
La modifica è stata annunciata con la Circolare Agea n. 43528 del 08/06/2023 ed è retroattiva a tutto il 2023, ma è subordinata all’approvazione della Commissione europea. A fine settembre 2023, è prevista la risposta della Commissione europea.
Dopo tale modifica, il pagamento spetta agli allevamenti che, alla fine del periodo di osservazione (1° gennaio - 31 dicembre), rispetto alla distribuzione della mediana calcolata per l’anno precedente, rientrano nelle seguenti soglie (figura 2):
- hanno valori DDD uguali o inferiori al valore definito dalla mediana;
- hanno valori DDD superiori al valore definito dalla mediana ma lo riducono del 10%.
Inoltre, sono ammissibili anche gli allevamenti che, da sopra la mediana, passano sotto, a prescindere dalla percentuale di riduzione del farmaco.
In altre parole, beneficiano del pagamento gli allevamenti che:
- sono nell’area verde, ovvero sotto la mediana regionale;
- sono nell’area rossa nel 2022 e passano nell’area verde nel 2023;
- sono nell’area rossa nel 2022 e riducono del 10% i valori di DDD nel 2023.
In pratica, tutti gli allevamenti, anche i meno virtuosi, possono aderire all’ecoschema 1 Livello 1 con una riduzione del 10% dell’uso di antibiotici, favorendo un miglioramento continuo.
Per accedere è necessaria l’iscrizione dell’allevamento a ClassyFarm, in quanto tale passaggio adempie all’obbligo comunitario di chiarezza e trasparenza rispetto agli impegni da assolvere per percepire i benefici della Pac.
Tenendo conto della variazione annuale dei valori mediani e dell’andamento del consumo degli antimicrobici, le soglie sono definite annualmente per ciascun orientamento produttivo e categoria.
Inoltre, è bene specificare che attualmente è presente una mediana per ogni specie animale. Nel prossimo futuro, i dati riportati nel registro elettronico dei trattamenti consentiranno la definizione dei consumi per categoria animale: vitelli, manze, vacche (carne, latte), sotto-scrofa, svezzati, ingrasso e riproduttori.
L’importo del pagamento
Il pagamento è concesso, con priorità al detentore dell’allevamento, come pagamento annuale compensativo per tutte le UBA oggetto d’impegno e l’importo unitario è diversificato per ciascuna tipologia allevata (tabella 2).
Tabella 2 - Importi del pagamento dell’ecoschema 1 Livello 1
Specie e indirizzo produttivo | €/Uba |
Bovini da latte | 66 |
Bovini da carne | 54 |
Bovini a duplice attitudine | 54 |
Bufalini (da latte e da carne) | 66 |
Vitelli a carne bianca | 24 |
Suini | 24 |
Ovini | 60 |
Caprini | 60 |
Le UBA premiabili sono calcolate come media annuale dei capi per ciascun orientamento e categoria e sono desunte da ClassyFarm e dalla Bdn al 31 dicembre dell’anno di domanda. Entro la medesima data, gli agricoltori provvedono, ove necessario, a correggere o aggiornare le informazioni presenti in BDN, nonché quelle delle ricette e del Registro dei trattamenti.
La situazione è leggermente diversa per gli allevamenti di suini, per i quali le UBA premiabili sono calcolate considerando le scrofe presenti in allevamento al 31 marzo dell’anno di domanda ed i suini macellati nel corso dell’anno di domanda, escludendo dal calcolo le scrofe.
Gli importi unitari effettivi da erogare, per ciascun anno di domanda, sono determinati dall’Organismo di coordinamento in base al numero delle UBA accertate dagli Organismi pagatori nell’anno considerato, nel rispetto degli importi unitari massimi.
Per il calcolo delle unità di bestiame adulto (UBA) si prende a riferimento la tabella 3.
Tabella 3 - Coefficienti di conversione in Uba
Categoria di animali | Indice di conversione in UBA |
Bovini di oltre due anni di età | 1,0 |
Bovini da sei mesi a due anni di età | 0,6 |
Bovini di meno di sei mesi | 0,4 |
Ovini e caprini di età superiore a 12 mesi | 0,15 |
Suini riproduttori > 50 kg | 0,5 |
Altri suini di età superiore a 70 giorni | 0,3 |
L’iscrizione a ClassyFarm, come detto in precedenza, è necessaria per percepire il pagamento, ma non c’è nessun obbligo riguardante il veterinario aziendale o la necessità di compilazione e inserimento in ClassyFarm della specifica checklist relativa al benessere animale. È sufficiente avere le credenziali per accedere a ClassyFarm, che consentono di visionare lo stato dell’allevamento e il consumo di farmaci antibiotici espressi in DDD.
Il sostegno è concesso per tutte le UBA oggetto d’impegno come pagamento annuale sotto forma di pagamento aggiuntivo al sostegno di base, con priorità al detentore dell’allevamento. In presenza di soccida, al soccidario (salvo diverso accordo tra le parti); mentre, nel caso di affidamento del bestiame a un detentore temporaneo per il pascolo, il pagamento è eseguito con priorità al detentore principale.
Accessibilità a tutti, o quasi
Il livello 1 di questo ecoschema, dopo la modifica, è facilmente accessibile da quasi tutte le aziende zootecniche, a patto che adottino una corretta gestione sanitaria razionale, volta al miglioramento dell’uso degli antibiotici.
Infatti, a differenza della versione pre-modifica, anche le aziende che facevano un largo uso di antibiotici nel 2022 e che sarebbero state classificate all’interno del cosiddetto “quarto quartile”, possono accedere all’Ecoschema 1 livello 1, riducendo il loro livello di DDD di una percentuale molto inferiore (rispetto a quanto precedentemente stabilito).
Pertanto, la versione modificata dell’ecoschema 1 livello 1 incentiva sicuramente più aziende ad adottare tale ecoschema e, allo stesso tempo, consente di raggiungere il target richiesto dell’Ue riportato nel Reg. 2115/2021, che è quello di limitare l’utilizzo degli antibiotici negli animali da allevamento in una maniera maggiormente comprensibile rispetto alla versione precedente.
Come di calcola la DDD
La DDD (Dose giornaliera definita, in inglese Defined daily dose) è un’unità di misura prevista a livello internazionale, ed è l’unica che consente un confronto con la medicina umana alla quale, per quanto concerne il fenomeno dell’antibiotico resistenza, è necessario rapportarsi.
La DDD esprime i giorni di trattamenti a cui sono stati sottoposti in media gli animali presenti in un allevamento in un anno ed è data dal rapporto tra il consumo di antibiotici ed il numero medio annuo dei capi nell’allevamento, considerando anche le movimentazioni durante l’anno.
Per dimostrare la diminuzione dell’utilizzo di antimicrobici e ricevere il pagamento, il produttore dovrà calcolare quante DDD/biomassa consumerà nell’anno in corso rispetto alla quantità dell’anno precedente (intero anno solare).
La mediana di riferimento viene determinata a livello regionale o di Provincia autonoma annualmente da ClassyFarm per ogni specie animale e orientamento produttivo. Il rispetto dell’impegno è verificato con riferimento a ciascun orientamento produttivo e categoria.