Listini Bmti, aumenti per latte spot, Grana Padano e Parmigiano Reggiano e bovini

Nuovi rincari per i listini del latte spot di origine nazionale nella settimana che va dal 25 al 30 novembre 2024 secondo le rilevazioni dalle Camere di Commercio e Borse Merci ed elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana).

In particolare, sulla piazza di Milano, i prezzi archiviano un rincaro di 7,5 €/t attestandosi sul valore record di 685 €/t. Nel complesso, i listini chiudono il mese di ottobre con una crescita media del +3,2% rispetto a settembre. Il rialzo è dipeso, almeno in parte, dalla spinta esercitata dalla congiuntura favorevole che sta interessando i prezzi dei formaggi stagionati.

Cresce anche il latte spot quotato a Verona che raggiunge i 695 €/t.  Fa da eco il latte biologico, quotato 685 €/t presso la piazza di Milano e 750 €/t presso quella di Verona. Stabili, invece, i prezzi del latte di importazione, sia il prodotto francese che quello tedesco, con il differenziale che sale dai 12,50 €/kg della settimana precedente agli attuali 20 €/kg.

Burro/crema di latte

Dopo la parentesi positiva della settimana precedente torna la stabilità per il comparto del burro. Nel dettaglio, i prezzi all’ingrosso del burro pastorizzato quotato a Milano restano fermi sui 6,15 €/kg. Si riduce ulteriormente la crescita annua, che resta comunque superiore al +50%. Su base mensile, i prezzi a novembre hanno mostrato una forte stabilità, variando appena del -0,1% rispetto ad ottobre. Nessuna oscillazione anche per i prezzi all’ingrosso del burro presso la piazza di Mantova e per quelli dello zangolato presso quella di Milano. In controtendenza la crema di latte che avanza oltre i 4,30 €/kg (piazza di Milano). A livello continentale, si registra un timido calo per il burro quotato a Kempten (Germania) che si mantiene comunque sopra la soglia degli 8 €/kg. In calo anche il Verse Boter olandese che scende a 7,95 €/kg contro i 7,9 €/kg della settimana precedente.

Grana Padano

Proseguono i rincari per il comparto del Grana Padano. In particolare, lo stagionato 9 mesi quotato a Milano raggiunge 10,38 €/kg (in aumento di 5 centesimi su base settimanale), collezionando quindi un nuovo valore record per la piazza. Resta al +18% la crescita annua. Si muovono nella stessa direzione anche le piazze di Verona, e Cremona mentre prevale la stabilità presso quella di Mantova. Relativamente ai formaggi monitorati dalla Commissione Europea prevale una sostanziale stabilità, tranne che per l’Emmental che segna un -2,2% su base settimanale.

Parmigiano Reggiano

Nuova settimana all’insegna del “più” per il comparto del Parmigiano Reggiano. Nello specifico, lo stagionato 12 mesi quotato presso la piazza di Parma spunta un ulteriore aumento di 5 centesimi, passando oltre la soglia dei 12 €/kg e segnando un nuovo record per la piazza. In aumento, in misura più marcata, anche lo stagionato 24 mesi che si porta sui 13,58 €/kg. Il mercato continua a beneficiare del buon andamento della domanda estera e della riduzione delle giacenze. Si osservano rialzi anche presso le altre principali piazze di scambio.

Pecorino Romano

Continua la fase di stabilità dei prezzi all’ingrosso che sta interessando il comparto del Pecorino Romano. In particolare, presso la piazza di Milano, la quotazione dello stagionato 5 mesi resta agganciata ai 12,03 €/kg, valore in corso dagli inizi di settembre. Si attenua ulteriormente il ribasso annuo, sceso al -3% contro il -4% della precedente settimana. Assenza di variazioni anche per il prezzo all’ingrosso del prodotto con 8 mesi di stagionatura, attestato sui 12,25 €/kg.

Bovini Da Macello

Dopo la pausa della settimana precedente, torna a guadagnare terreno il comparto dei vitelli da macello. Tra i principali capi, i listini dei vitelloni Charolaise avanzano sui 3,85 €/kg presso la piazza di Mantova e sui 3,95 €/kg presso quella di Modena, valori record per le rispettive piazze. Crescono parimenti i prezzi della razza Limousine e degli incroci nazionali. In aumento anche i vitelli a carne bianca, quotati 6,42 €/kg presso la piazza lombarda e 6,8 €/kg presso quella emiliana. Nessuna variazione invece per i bovini da ristallo, fermi sui 4,18 €/kg (piazza di Modena).

Suini

Prosegue la fase di calo che sta interessando il comparto suino dalla fine di ottobre. In particolare, il prezzo della categoria 160-176 kg quotata alla Cun di settore scende a 2,233 €/kg contro il valore medio di 2,270 €/kg della settimana precedente. Si accentua il ribasso su base annua, pari ora al -2,4%. Aumento lievemente più marcato per il circuito non Dop, con il divario a favore dei capi Dop di peso 160-176 kg che sale a 0,210 €/kg contro i precedenti 0,205 €/kg.

Nel comparto dei tagli di carne suina torna il segno “più” per i prodotti freschi da macelleria.  In particolare, guadagnano 20 centesimi il lombo Bologna e 10 centesimi il lombo Padova, che quotano rispettivamente 4,10 €/kg e 4,20 €/kg. Rialzi anche per la coppa fresca con osso e il busto con coppa che atterrano a 4,10 €/kg e 4,20 €/kg rispettivamente. Tra gli altri tagli spicca il ribasso, sebbene lieve, delle cosce suine Dop, lasciandosi così alle spalle il record di 6,50 €/kg (taglio pesante), valore in corso da fine ottobre. Perdono ulteriore terreno le cosce suine non Dop, la pancetta fresca squadrata e la spalla fresca disossata