È ripartito con più dinamismo il negoziato per la revisione del prezzo del latte che era stato concordato il 31 gennaio scorso (vedi qui) tra Italatte, società della multinazionale francese Lactalis, e gli allevatori conferenti rappresentati da Coldiretti e Confagricoltura per il periodo febbraio-giugno 2023.
L’accordo aveva stabilito un prezzo di 57,5 centesimi al litro (iva esclusa) e una revisione del listino ad aprile. Dal momento, tuttavia, che gli incontri tra le parti non sono arrivati a un’intesa Italatte ha proposto un cambio delle condizioni. In una lettera del 2 maggio inviata agli allevatori da Alberto Dall’Asta, direttore di Italatte, ha chiesto che a partire da aprile si torni ad applicare un sistema di indicizzazione del prezzo (in base a un paniere-indice di prodotti). Secondo la multinazionale rappresenta «la modalità più coerente per arrivare a fotografare l’andamento di mercato nel medio e lungo periodo».
Il valore base dell’indice del latte parte da un valore medio di 36 centesimi al litro di latte. Un valore che verrà «modulato nei prossimi mesi in modo da rendere lineare il prezzo del latte all’andamento estivo». Vengono inoltre eliminati i limiti di fluttuazione della componente del Grana Padano (presente nel paniere) che erano stati stabiliti nell’ultimo sistema di pagamento indicizzato del latte in modo «da rendere questo parametro maggiormente aderente all’attuale situazione di mercato».
Proposta respinta da Coldiretti Lombardia e Confagricoltura Lombardia
Una proposta subito respinta da Coldiretti Lombardia e Confagricoltura Lombardia. In una lettera il vicepresidente di Coldiretti Lombardia, Paolo Carra, ha sottolineato come l’accordo firmato il 31 gennaio scorso arrivi fino a giugno e che eventuali modifiche debbano essere concordate. Secondo Carra, quindi, non essendo ancora stato trovato un accordo che deve essere «consensuale» il pagamento della materia prima resta quello del contratto siglato il 31 gennaio scorso.
Sulla stessa linea la lettera di risposta a Italatte firmata da Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia e da Maurizio Roldi, presidente della Federazione regionale latte di Confagricoltura: non ci sono le condizioni per accogliere la proposta. Confagricoltura ha fatto sapere di essere anche disponibile a riprendere il confronto sul prezzo del latte.