Gorgonzola, produzione in ripresa e lieve aumento dell’export nel 2023

Arretrano i consumi di Gorgonzola, soprattutto per il formaggio piccante, secondo i dati illustrati il 23 maggio scorso dall'Assemblea dei Consorziati

Gorgonzola
Samantha Biale e Antonio Auricchio

Si è difeso bene il Gorgonzola nel 2023. «Il settore caseario italiano ha dimostrato una resilienza e una stabilità straordinarie in un contesto economico globalmente molto difficile. L’incremento dei costi delle materie prime e l’inflazione è una delle sfide che stiamo affrontando con strategie mirate per contenere i costi senza compromettere la qualità del prodotto finale». Così il presidente del Consorzio del Gorgonzola, Antonio Auricchio, ha fatto il punto sull’andamento del 2023 per le 38 aziende produttrici della e sui progetti futuri durante l’Assemblea annuale dei soci che si è svolta lo scorso 23 maggio. (vedi anche qui).

«Sulla qualità e sicurezza che devono essere sempre ai massimi livelli – ha ricordato in particolare Auricchio – non transigo perché è quello che ci differenzia dalle imitazioni. Su questo non dobbiamo fare mai neanche il più piccolo passo indietro».

Nel 2023 la produzione di Gorgonzola ha sfiorato quota 5,2 milioni di forme mettendo a segno una ripresa del 2,59% (130.664 forme in più) rispetto al 2022, che era stata un’annata di calo. Rispetto al 2021 la produzione è, tuttavia, ancora in leggera flessione (-1,54%, pari a 79.853 forme in meno). «Abbiamo recuperato più della metà di quanto avevamo perso nel 2022 – ha commentato Auricchio – e lo abbiamo fatto in un momento di difficolta per tutto il settore».

Produzione di Gorgonzola in crescita anche nei primi 4 mesi del 2024

Anche quest’anno promette bene: nei primi quattro mesi la produzione ha quasi raggiunto 1,7 milioni di forme, con un aumento dello 0,86% rispetto al 2023 e dell’8,18% rispetto al 2022.

In leggera flessione si è mostrata la tipologia piccante (-2,47%, 617.039 forme) che copre l’11,86% della produzione totale. La tipologia bio ha di poco superato le 50mila forme (pari allo 0,97% della produzione totale) ed è cresciuta del 19,02% recuperando così il terreno perso nel 2022.

Trend negativo per i consumi, soprattutto per la tipologia piccante

Sul fronte dei consumi lo scorso anno il Gorgonzola ha sofferto, soprattutto sulla tipologia piccante, (fonte Gfk). Il 2023 per il Gorgonzola si chiude con una negatività dei volumi acquistati per consumo in famiglia dovuta sia a un calo di acquirenti ( quasi 400mila) che di quantità medie acquistate (le famiglie comprano meno volte e in minore quantità per singola volta). A causa di un aumento del 18% del prezzo medio il valore è aumentato di quasi l’8%.

Come canali d’acquisto il supermercato l’ha fatta da padrone, sia in termini di volumi (55,2%) che a valore (55,5%). Segue il discount (vol. 19,5%; val. 17,3%), mentre è meno apprezzato dai consumatori di Gorgonzola Dop il “tradizionale specializzato” che, tuttavia, consolida la sua posizione all’1,5% del valore.

Export in lieve aumento con Germania e Francia leader

Nel 2023 l’export di Gorgonzola è cresciuto dell’1,1%, per un totale di quasi 25mila tonnellate esportate di cui 21.422 intra-Ue (+0,8%) e le restanti 3.559 extra-EU (+2,9%).

In dettaglio, Germania e Francia, con oltre 11mila tons, rappresentano il 44,6% delle esportazioni totali restando sostanzialmente stabili rispetto al 2022 (Francia -0,41%; Germania -1,4%).

Menzione d’onore per Giappone (533.781 kg, +15,76%) e Polonia (1.216.583 kg, +14,94%). In totale, sono 90 gli Stati nel mondo dove si consuma il Gorgonzola con una copertura di quasi il 50% del pianeta. Anche nel 2024 l’export cresce: del 6,1% all’interno dell’Ue e del 16% nel resto del mondo (dati Clal aggiornati a febbraio 2024).

Il Gorgonzola approda su Tiktok con un proprio profilo

Al centro dell’Assemblea di quest’anno il tema  “Gusto senza fine. Il Gorgonzola dop al centro del mangiare bene”, ovvero come il formaggio viene declinato e percepito in casa, al ristorante, nello street food e sui social. A confrontarsi sull’argomento sono stati Enrico Bartolini, chef da 13 stelle Michelin, il pizzaiolo Davide Civitiello, vincitore nel 2013 del prestigioso Trofeo Caputo, Rafael Nistor, chef e food creator da 8 milioni e mezzo di follower su TikTok e la nutrizionista e conduttrice Samantha Biale.

Il Gorgonzola è da quest’anno anche su TikTok con un profilo tutto suo. Il Consorzio ha costruito negli ultimi anni una piattaforma on line composta da un sito ufficiale, un canale YouTube con videoricette e profili social  in ben undici lingue e movimentati con campagne internazionali.

 Fondamentale il ruolo della ristorazione nella promozione dei formaggi

Per la valorizzazione dei formaggi certificati Auricchio ha sottolineato il ruolo importante che può avere la ristorazione nel presentare e raccontare correttamente questo enorme patrimonio ai propri clienti. «Quest’anno puntiamo molto sui ristoratori – prosegue Auricchio – per questo come Afidop (Associazione dei formaggi Dop) abbiamo sottoscritto insieme a Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) le linee guida per una corretta valorizzazione dei formaggi certificati all’interno dei menu. Le linee guida sono a disposizione di tutti i ristoratori con consigli di servizio, caratteristiche organolettiche e storia dei prodotti caseari italiani Dop e Igp».

L’Italian sounding, che ruba 90 miliardi di euro ai prodotti tutelati secondo i dati di Ismea, è un fenomeno che riguarda anche bar, ristoranti e pasticcerie all’estero fornitori di servizi simili a quelli dei locali italiani, ma che di italiano hanno ben poco a cominciare proprio dai prodotti. Secondo un’indagine del Centro Studi Fipe del 2021, nel mondo esistono circa 600mila ristoranti che si autodefiniscono italiani, ma di questi soltanto 2.218 lo sono davvero.

Gorgonzola, produzione in ripresa e lieve aumento dell’export nel 2023 - Ultima modifica: 2024-05-29T17:10:53+02:00 da Francesca Baccino

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome