Il Gorgonzola Dop ha chiuso il 2021 con una crescita della produzione. In base ai dati diffusi dal Consorzio di tutela le quaranta aziende associate hanno prodotto più di 5,2 milioni di forme da gennaio a dicembre 2021, un quantitativo in progresso del 3,11% rispetto al 2020.
La crescita è rimasta costante dal 2008, ma nel 2021 il tasso è più che raddoppiato rispetto a quello dei due anni precedenti. Erano state, infatti, 74.638 le forme in più prodotte nel 2020 rispetto al 2019 (in crescita dell’1,49%).
Anni di crescita costante
«Anche quest’anno – ha commentato il presidente del Consorzio Gorgonzola, Antonio Auricchio – i numeri ci lasciano particolarmente soddisfatti con un progresso costante che va sempre più consolidandosi e colloca il Gorgonzola Dop tra i formaggi italiani più amati. Sono anni che lavoriamo – ha aggiunto – per far conoscere al meglio il nostro prodotto, davvero unico, puntando sulla qualità e su un’informazione corretta e trasparente grazie anche alla serietà e all’esperienza delle aziende associate».
L’incremento, osservato nel 2021, ha riguardato tutto il territorio consortile, a cavallo tra Lombardia e Piemonte, con le province piemontesi che raccolgono anche nel 2021 oltre i due terzi della produzione.
ll Gorgonzola Piccante sempre più apprezzato
Il Gorgonzola Dop Piccante ha raccolto, in particolare, grandi consensi tra i consumatori. Il 13% della produzione totale è stato, infatti, destinato a questa tipologia che ha registrato un aumento del 18,81% dell’offerta rispetto al 2020.
Export +5% da gennaio a settembre 2021
Per quanto riguarda le esportazioni, i dati sono, anche in questo caso, incoraggianti: da gennaio a settembre 2021 sono state spedite all’estero oltre 1 milione e 500mila forme, volumi in aumento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2020.
«Personalmente, sono convinto – ha aggiunto il presidente del Consorzio di tutela Auricchio – che avremo ancora importanti margini di crescita continuando a puntare sui nuovi mercati esteri e sul coinvolgimento dei giovani, che dimostrano di apprezzare il formaggio Gorgonzola, mantenendo sempre altissimo il livello qualitativo del nostro prodotto. Solo così potremo avere un vantaggio enorme sui similari prodotti nel mondo».
L’Unione Europea si conferma il principale mercato per il Gorgonzola Dop con la Germania prima piazza di sbocco (quasi 430mila forme a settembre 2021) seguita dalla Francia (343mila circa) e dalla Spagna (97mila). È continuato invece il crollo, pari al 42% osservato nei primi nove mesi del 2021, delle esportazioni verso il Regno Unito a causa della Brexit.
Nel resto del mondo gli Stati Uniti diventano il primo Paese per volume di export con 24mila forme importate (+29,80%) collocandosi sopra al Giappone (22.908) e all’Australia (22.154).
Particolarmente interessanti gli incrementi a tre cifre di Paesi come Norvegia, Cina, Hong Kong, Singapore, Messico e Repubblica Dominicana che possono rappresentare nuovi spazi di mercato all’estero nel consumo di Gorgonzola.
Il Gorgonzola a Expo Dubai opportunità per le Dop
All’Expo 2021 di Dubai, la prima Esposizione universale degli Emirati Arabi Uniti, che si svolge dall’1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, aveva partecipato nel novembre scorso anche il presidente del Consorzio di tutela del formaggio Gorgonzola, Antonio Auricchio, che è anche il numero uno di Afidop, Associazione Formaggi Italiani Dop, e aveva incontrato il ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, Valentina Vezzali. Il Consorzio di tutela era presente all’esposizione internazionale assieme a una collettiva di Consorzi di tutela italiani, tutti riuniti nello spazio M-Eating Italy.
«La notorietà – ha fatto sapere Auricchio – di formaggi conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, come il Gorgonzola, può essere un volano importante per tutte le produzioni casearie Dop, anche quelle minori, che insieme costituiscono una varietà e un know how unici, perfetti per promuovere l’alta qualità dei prodotti italiani, contrastare le imitazioni e fronteggiare criticità come le etichette a semaforo».
Auricchio aveva sottolineato anche l’esigenza di promuovere un’iniziativa comune per sostenere l’export delle eccellenze casearie italiane verso nuovi mercati. Aveva anche invitato, simbolicamente, la campionessa Valentina Vezzali a tagliare una forma di Gorgonzola con un tiro di fioretto e, vista la sua abilità, ad abbattere il Nutriscore, l’etichetta fronte pacco facoltativa proposta dalla Francia, che penalizza, senza informare, il consumatore sulle proprietà nutrizionali di molti prodotti di eccellenza anche italiani».
«La lotta all’Italian sounding e le necessità di incrementare le attività di promozione sui mercati lontani - aveva dichiarato Auricchio - ci spingono a chiedere un nuovo patto al Governo, con una forte sinergia tra ministero degli Esteri e ministero delle Politiche agricole, perché il food è uno dei principali veicoli dell’immagine dell’Italia all’estero, come hanno sottolineato più volte i nostri rappresentanti istituzionali».
Durante i sei mesi di Esposizione universale, Afidop e i Consorzi presenti organizzeranno una serie di appuntamenti con degustazioni “in purezza” a veri e propri show cooking. Un’ottima occasione per valorizzare i formaggi italiani a denominazione di origine protetta, punta di diamante della produzione casearia nazionale. Grazie ad un fitto calendario di appuntamenti, i visitatori potranno prendere parte a eventi che avranno come protagonista il Consorzio Gorgonzola insieme a Consorzio di tutela del Grana Padano, Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana e Consorzio del Pecorino Romano.