Cia Lombardia non firma l’accordo con Lactalis sul prezzo del latte

Troppo basso secondo Paolo Maccazzola, presidente di Cia Lombardia, il prezzo concordato con le altre rappresentanze agricole e le cooperative

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Diversi contratti hanno fissato un prezzo superiore a quello del maggior primo acquirente del latte nazionale.

Si rompe il fronte dei produttori di latte sul rinnovo per tre mesi del prezzo sul latte alla stalla con Italatte (qui), società del Gruppo Lactalis, il maggiore buyer di latte nazionale. Troppo basso l’aumento di prezzo del 10% circa rispetto al valore calcolato in base al sistema di indicizzazione per Cia Lombardia.

Il presidente di Cia Lombardia, Paolo Maccazzola, non ha siglato l’accordo per il trimestre aprile-giugno 2022 e ha fatto sapere di considerare «un ricatto l’accordo raggiunto nei giorni scorsi sui prezzi del latte per il prossimo trimestre tra il Gruppo Lactalis (Itallatte) e Coldiretti, Confagricoltura, Cooperativa Laudense e Abbiatense, Cozoman e Aop Latte Italia».

Contratti stipulati a prezzi superiori a quelli di Lactalis

Secondo Cia, l’accordo risulta essere particolarmente favorevole solo per gruppo francese Lactalis e non certo per i produttori, costretti ad accettare solo per poter sopravvivere oggi ma senza speranze concrete per il futuro.

L’organizzazione ha sottolineato come l’accordo prevede infatti un nuovo prezzo di 47,10 centesimi al litro per aprile, 47,60 per maggio e 48 per giugno. Se si considera che l’italiana Sterilgarda supera i 49 centesimi al litro per il trimestre, mentre Granarolo propone 48,50 centesimi al litro con dei benefit, si capisce facilmente che i centesimi di differenza dell’accordo con Italatte risultano inspiegabilmente regalati ad un’azienda straniera a scapito dei produttori italiani».

«Il ruolo di una rappresentanza sindacale – ha continuato Maccazzola –  è quello di proteggere i propri soci e trovare accordi vantaggiosi per chi è in difficoltà, quello raggiunto con il gruppo Italatte non rispecchia però minimamente il comportamento che dovrebbe avere un sindacato. Al tavolo di discussione Cia non è stata invitata in quanto apertamente contraria ai termini proposti dal Gruppo Italatte (Lactalis). La giustificazione del mancato invito, secondo il Gruppo Italatte, sarebbe l’assenza di delega da parte dei soci di Cia, una spiegazione questa che stupisce e che va in pieno contrasto con la presenza di Cia nei precedenti incontri con gli stessi soggetti».

«La strada degli accordi con le aziende che acquistano i prodotti è corretta e doverosa, ma se i prezzi stabiliti permettono a malapena la copertura delle spese, non garantendo perciò redditi e utili, ci si troverà presto - ha ricordato il presidente di Cia Lombardia - a fare i conti con fallimenti e chiusure. Il latte comincia a scarseggiare, il prezzo di acquisto si sta alzando, piuttosto però che sottostare a questi ricatti, i produttori Cia preferiscono non vendere a certi soggetti le proprie produzioni.»

 

Cia Lombardia non firma l’accordo con Lactalis sul prezzo del latte - Ultima modifica: 2022-04-12T12:46:35+02:00 da Francesca Baccino

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