Spiegato facile: l’asciutta selettiva

Negli ultimi quarant’anni ci hanno fatto una testa così sul fatto di dover trattare col tubetto di antibiotico tutte le vacche alla messa in asciutta per stare più tranquilli…; poi ora d’un tratto ci viene richiesto di andare nella direzione opposta: di imparare a selezionare, cioè a scegliere, tra tutte le vacche da asciugare, quelle che realmente hanno bisogno di essere curate con l’antibiotico in mammella e solo quelle trattare.

Perché questo cambiamento? Perché anche noi siamo coinvolti in uno scenario in cui va combattuta la antibiotico resistenza, cioè la capacità dei microbi di resistere agli antibiotici; un problema che è anche e soprattutto di medicina umana e che si sviluppa tanto più quanti più antibiotici si usano. In medicina umana ma anche in medicina veterinaria.

Per questo bisogna (ancora) ridurre gli antibiotici che si usano, e passare dal trattamento a tappeto alla messa in asciutta alla asciutta selettiva è il modo principale per farlo.

Che cosa si intende esattamente dicendo “selettiva”, e in che modo si può uscirne vincenti? Dobbiamo innanzitutto cercare di trovare uno o più criteri che ci aiutino a capire se una vacca da asciugare sia infetta e se quindi sia destinata al tubetto di antibiotico.

Ci servono strumenti e criteri affidabili e pratici per selezionare le bovine da trattare con antibiotico. Il criterio maggiormente adottato nel mondo (e forse il più immediato e semplice da ottenere) è quello delle cellule somatiche della singola vacca.

In Italia esiste il servizio fornito dall’Associazione regionale allevatori, il controllo funzionale, che per 9 o 11 volte all’anno è presente nelle stalle durante una mungitura per prelevare campioni di latte di ogni singola vacca, sui quali vengono effettuate varie analisi tra cui le cellule somatiche. Questo è ovviamente ciò che ci può interessare e servire di più perché avendo sottomano la storia cellulare della singola vacca possiamo essere tranquilli nel capire come agire nel momento della messa in asciutta: le vacche che hanno avuto cellule alte vanno trattate, le altre no.

Esami colturali, padellino, eccetera possono dare un’ulteriore informazione ma le cellule somatiche sono sufficienti.

Con l’asciutta a tappeto si trattano anche le vacche sane perché comunque l’antibiotico fornisce alla vacca una protezione dal rischio di infettarsi durante le “ferie” dalla sua carriera produttiva (ricordiamoci che l’asciutta è forse il periodo più delicato di tutto il ciclo produttivo, durante il quale vengono poste le premesse del successo o dell’insuccesso della lattazione successiva). Sospendendo il trattamento nelle vacche sane bisogna concentrarsi col massimo impegno sull’ottimale gestione degli animali in asciutta, per evitare che si infettino pur non avendo la protezione dell’antibiotico.

Cosa fare? Ci sono strumenti diversi dall’antibiotico per prevenire le infezioni (come sigillante interno, vaccinazioni, corretta gestione alimentare) ma è davvero di importanza vitale concentrarsi primariamente su come vengono gestite le bovine nel box asciutta e anche nel preparto. Senza una maniacale attenzione ad igiene e pulizia di questi ambienti non possiamo sperare di uscirne vincenti, garantendo che le bovine non trattate inizino la lattazione successiva sane come lo erano alla fine della precedente e non partoriscano con la mastite.

Quindi, il consiglio spassionato per approcciare questa nuova sfida è iniziare piano, passo dopo passo, a valutare la situazione della nostra stalla, sia dal punto di vista della sanità della mammella della nostra mandria (servono i dati!), sia osservando attentamente gli eventuali punti critici che vi sono nel box asciutta-parto avvalendosi prima di tutto del proprio veterinario ma anche dei servizi forniti ad esempio dall’Associazione regionale allevatori o da altre strutture di assistenza tecnica.

bianchin@parmigianoreggiano.it


ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Alleva by Parmigiano Reggiano

Spiegato facile: l’asciutta selettiva - Ultima modifica: 2022-08-29T11:05:39+02:00 da IZ Informatore Zootecnico

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome