Etichettatura carni non bovine: dichiarare luogo di allevamento e macellazione

Ai sensi del regolamento europeo 1337/2013. Martina: Bene il regolamento Ue. Tracciabilità e trasparenza fondamentali per garantire sicurezza

E’ diventa facoltativa l’applicazione in etichetta dell’origine delle carni di suino, ovino, caprino e dei volatili, mentre è stato introdotto l’obbligo di indicare dove l’animale è stato allevato e macellato. Dal 1° aprile 2015 è infatti entrato in vigore il regolamento Ue 1337 del 2013/UE sull’etichettatura delle carni, sia fresche che refrigerate o congelate, di suino, ovino, caprino e volatili previsto dall’articolo 26, paragrafo 2 del regolamento 1169 del 2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue del 22 novembre 2011) varato con l’obiettivo di migliorare l'informazione e la tutela del consumatore e la necessità di una regolamentazione delle etichette che – a prescindere dalla  normativa a tutela della qualità delle Dop e Igp  – punti alla corretta tracciabilità dei prodotti e alla descrizione delle principali materie prime.

Il regolamento 1337 introduce l’obbligo di indicare il Paese d’origine o il luogo di provenienza e di macellazione degli animali. suino, ovino, caprino e volatili.  Lo stesso regolamento consente anche, su base volontaria, di dettagliare meglio le informazioni sull’origine del prodotto. Il termine “origine” può essere utilizzato solo nel caso di animali nati, allevati e macellati nello stesso Paese. Per esempio si può scrivere “Origine Italia” solo se l’animale è nato, cresciuto ed è stato macellato in Italia.

Il regolamento non si applica alle carni che sono state legalmente immesse sul mercato dell'Unione prima del 1° aprile 2015 fino a esaurimento delle scorte. Entro il 1° aprile 2020, la Commissione dovrà presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio per valutare gli effetti dell'indicazione obbligatoria del paese d'origine o del luogo di provenienza su queste carni.

“Il fatto di avere un’etichetta più trasparente per queste carni – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - completa un lavoro fatto dall’Italia a Bruxelles fin dal momento in cui abbiamo dovuto affrontare il caso della mucca pazza. Questo regolamento, così come ogni strumento che rende più trasparente l’etichetta, va nella giusta direzione. Per noi l’origine dei prodotti – ha concluso il Ministro - è fondamentale e per questo motivo continueremo un serio impegno sull’origine come tratto distintivo del lavoro delle nostre aziende e per una più forte garanzia per la sicurezza dei consumatori".        Francesca Baccino
Maggiori dettagli su questa novità nel sito internet www.suinicoltura.it .

 

Etichettatura carni non bovine: dichiarare luogo di allevamento e macellazione - Ultima modifica: 2015-04-01T15:49:06+02:00 da Giorgio Setti

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